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Paratissima 10

Nel 2014, dal 5 al 9 novembre, si svolgerà la decima edizione di Paratissima a Torino Esposizioni. Nella passata edizione hanno partecipato a Paratissima più di 600 artisti e più di 180 performers che hanno esposto le loro opere in Borgo Filadelfia all’ex-MOI.

Nata come manifestazione off di Artissima, fiera internazionale di arte contemporanea, Paratissima è diventata in pochi anni uno degli eventi di riferimento nel panorama artistico a livello nazionale.

Gli artisti di Paratissima sono i creativi (pittori, scultori, fotografi, illustratori, stilisti, registi, designer) emergenti, che non sono ancora entrati nel circuito ufficiale dell’arte, e i nomi affermati che desiderano mettersi in gioco in un contesto dinamico rivolto ad una vasta platea.

Le sezioni principali di Paratissima sono: ParaPhotò, ParaDesign, ParaVideo, ParaFuture e ParaFashion.

L’offerta artistica è ampliata da eventi progettati da Paratissima e collaborazioni con altre aziende o associazioni, progetti speciali ritenuti tali per il livello di qualità e importanza, e mostre che ospitano artisti di fama internazionale.

Aree didattiche, laboratori e workshop stanno assumendo un ruolo fondamentale nella manifestazione nell’ottica di innescare una partecipazione attiva, una connessione tra pubblico e giovani artisti durante i cinque giorni dell’evento.

Le esposizioni degli artisti, le mostre e le performance sono sempre realizzate per aumentare l’interazione con il territorio e con la società, mettendo in mostra un’ulteriore peculiarità di Paratissima.

Il tutto è possibile grazie alla creazione di un ambiente informale e altamente open-mind nei confronti dei progetti rivolti alla sperimentazione e alla ricerca di nuove forme artistiche e socio-culturali.

Paratissima sta inoltre continuando a proporre la campagna di sensibilizzazione iniziata nel 2012 per trasformare i fattori di degrado del quartiere in elementi attrattori, come ad esempio gli interventi di arte urbana realizzati sulle serrande abbassate dei negozi in Piazza Galimberti. Spazi chiusi che riaprono tornando a dialogare con il territorio, anche se solo esternamente o virtualmente.

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